Morso aperto: cos’è e come intervenire per correggerlo

Morso aperto: cos’è e come intervenire per correggerlo
Novembre 23, 2021 Dott.ssa Giovanna Perona
come correggere il morso aperto

TEMPO DI LETTURA: 5 minuti

INDICE:

Il morso aperto è uno tra i problemi di malocclusione dentale che più spesso causano disagi, soprattutto a livello estetico e funzionale.

Consiste nella presenza di uno spazio tra i denti superiori e quelli inferiori per cui questi non si toccano quando si è a bocca chiusa.  Nei casi più gravi provoca problemi funzionali, come ad esempio difficoltà di masticazione o nell’atto del parlare, oppure difetti nella postura della lingua.

Per tutte queste ragioni, è importante intervenire tempestivamente (attraverso l’ortodonzia precoce) per ovviare al problema quando si è in età infantile e lo sviluppo osseo del bambino non è ancora completo.

Ma scopriamo meglio cos’è il morso aperto, quali sono le sue cause e quali conseguenze comporta. Vedremo che anche in età adulta è possibile curarlo con adeguata terapia ortodontica.

Cos’è il morso aperto

Il morso aperto (in inglese openbite) è una forma di malocclusione dentale caratterizzata da una mancanza di contatto tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore. Da ciò si genera uno spazio innaturale tra i denti che impedisce la corretta chiusura (morso) delle due arcate.

Il morso aperto deriva spesso da fattori di natura genetica (tipo di crescita ossea), oppure dipende da cattive abitudini assunte in età infantile (succhiamento del ciuccio o del dito protratto nel tempo), o da cause funzionali quali l’ errata postura della lingua a riposo e durante la deglutizione, respirazione orale per ostruzioni nasali o ipertrofia di adenoidi/tonsille.

Inoltre, condizioni di morso aperto possono verificarsi in diversi punti della dentatura. A seconda del punto in cui si presenta la mancanza di occlusione, si parla di tre tipologie di morso aperto:

  • Anteriore: interessa la parte anteriore della dentatura, in particolare gli incisivi.
  • Posteriore: consiste nella mancanza di contatto tra i denti posteriori.
  • Laterale: coinvolge i denti dell’arcata laterale sinistra o destra.

Tipicamente, le forme più comuni di morso aperto sono quelle anteriori. Sono meno frequenti, invece, in posizione posteriore o laterale.

Per tutte le tipologie di morso aperto è possibile intervenire tramite mirati trattamenti ortodontici. Tuttavia, è soprattutto grazie all’ortodonzia precoce o intercettiva che si possono risolvere in maniera efficace e definitiva i problemi derivati dal morso aperto.

Cause del morso aperto

Come avviene per le altre forme di malocclusione dentale, anche le cause del morso aperto possono avere origine a livello genetico, oppure dipendono dalle cattive abitudini assunte in età infantile.

I fattori di natura ereditaria sono spesso all’origine di malformazioni o irregolarità nello sviluppo osseo della mascella e della mandibola. Ciò influisce sulla corretta eruzione dei denti, causando il morso aperto o altre forme di malocclusione dentale.

Per i bambini, è proprio l’assunzione di cattive abitudini (come l’uso prolungato del ciuccio o del biberon) a costituire un fattore determinante per la comparsa del morso aperto.

Un’altra importante causa del morso aperto è la deglutizione atipica in età infantile. Prima dell’eruzione dei denti da latte, infatti, il neonato è solito portare in avanti la lingua e stringere le gengive in modo tale da poter deglutire senza ingerire aria.

Tuttavia, quando questo atto di deglutizione viene mantenuto anche dopo l’eruzione dei denti da latte, è possibile che ciò incida sul corretto sviluppo delle arcate inferiori o superiori, provocando la formazione di uno spazio innaturale tra i denti.

Ecco, in sintesi, le principali abitudini “viziate” che in età infantile causano il morso aperto:

  • Uso eccessivo del cuccio oltre i 3 anni
  • Uso del biberon anche dopo i 5 anni
  • Tenere troppo il dito in bocca (o altri oggetti)
  • Deglutizione atipica
  • Respirazione orale causata da ostruzione nasale o ipertrofia di tonsille o adenoidi

Si tratta di comportamenti a cui il genitore deve prestare particolare attenzione. Se si trascurano, infatti, una volta terminata la fase di crescita del bambino sarà più difficile intervenire con terapie ortodontiche efficaci e impedire le conseguenze più gravi del morso aperto.

In ogni caso, solo la visita dell’ortodontista è in grado di valutare in che misura queste cattive abitudini possono incidere sullo sviluppo di una corretta occlusione dentale da parte del bambino.

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Conseguenze del morso aperto

Sicuramente, tra le conseguenze del morso aperto, quelle che più comunemente preoccupano e risaltano sono le imperfezioni estetiche.

La presenza di uno spazio innaturale tra i denti può provocare asimmetrie a livello di bocca e volto e difetti nel sorriso.

Tuttavia, oltre ai problemi di natura estetica, il morso aperto causa spesso conseguenze di tipo funzionale. Ad esempio problemi di masticazione o respirazione, oppure disfunzioni nell’atto del parlare (queste ultime, nei casi più gravi possono richiedere l’intervento del logopedista).

Ecco le possibili conseguenze:

Inoltre, il morso aperto può essere recidivo. Anche se si agisce durante l’età infantile, è possibile che il problema si ripresenti a distanza di qualche anno qualora si riscontri un modello di crescita con eccesso verticale dei mascellari oppure quando non sia stata risolta la disfunzione della lingua.

È per questo che alcune volte viene indicata la terapia logopedica come condizione essenziale per il mantenimento del risultato ortodontico a lungo termine.

In ogni caso, solo attraverso l’ortodonzia precoce è possibile monitorare lo stato di occlusione dentale del bambino anche dopo le prime terapie e intervenire con efficacia nei casi di morso aperto recidivo.

Correggere il morso aperto in età infantile

A questo punto risulterà chiaro che intervenire precocemente consente di evitare le conseguenze più gravi del morso aperto.

Ma a che età è necessario agire per risolvere i problemi derivati da questo tipo di malocclusione dentale?

La fascia d’età consigliata va dagli 8 ai 15 anni. Come abbiamo anticipato, infatti, durante questo periodo il bambino è in fase di sviluppo. Pertanto, risulterà più facile ricorrere a tecniche di ortodonzia in grado di orientare efficacemente la crescita ossea e l’eruzione dei denti permanenti.

Le terapie di ortodonzia che correggono il morso aperto in età infantile prevedono l’utilizzo di un apparecchio fisso o mobile. A seconda dei casi, l’ortodontista potrà decidere se alternare le due tipologie di apparecchio oppure ricorrere a una sola di esse.

Ad ogni modo, i problemi legati al morso aperto richiedono un trattamento specifico che varia di caso in caso. Pertanto, solo la visita specialistica permette di individuare il tipo di terapia più idonea per ogni paziente.

Curare il morso aperto in età adulta

Sebbene in età adulta non sia più possibile intervenire sullo sviluppo osseo (ma solo a livello dentale), anche per gli adulti esistono efficaci terapie per la cura del morso aperto.

Spesso siamo in grado di offrire trattamenti di ortodonzia invisibile.

Gli apparecchi invisibili costituiscono una soluzione poco invasiva dal punto di vista estetico e dall’impatto minimo sulle proprie abitudini quotidiane.

Le mascherine invisibili, infatti, sono completamente trasparenti e il paziente può rimuoverle in modo autonomo prima di mangiare e lavarsi i denti.

Inoltre, nei casi più gravi, è possibile anche ricorrere a interventi di chirurgia maxillo-facciale.

 

Se vuoi sottoporre te o tuo figlio ad un controllo ortodontico per correggere e curare il morso aperto, puoi prenotare la tua visita presso lo studio Perona direttamente QUI.

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