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Indice:
- Le cause dei denti storti da ciuccio
- Quando togliere il ciuccio ai bambini?
- Denti storti da ciuccio: come correggerli
I denti storti da ciuccio rappresentano una problematica di cui si parla sempre più spesso, e con cui molti genitori devono fare i conti in relazione ai propri bambini.
I problemi di salute orale, infatti, possono presentarsi già in tenera età. E uno dei fattori che può determinarli è proprio il ciuccio.
Molti sono i dubbi dei genitori su questo tema. C’è chi si chiede se esista una correlazione tra uso del ciuccio e denti storti in età infantile, e chi pensa che sia preferibile non utilizzarlo per niente per evitare ostacoli allo sviluppo della dentizione del bambino.
In realtà il ciuccio ha una funzione importante nei primi mesi di vita, perché fa da tramite tra il periodo dell’allattamento materno e quello in cui il bambino sperimenta nuove forme indipendenti di contatto con il mondo esterno.
Nei primissimi anni di vita, quindi, il ciuccio è importante in campo sia fisiologico che psicologico, come riconosciuto anche dai professionisti che si occupano di pediatria e ortodonzia infantile.
Tuttavia, è altrettanto importante che il genitore adotti alcune fondamentali precauzioni. Queste sono necessarie per evitare possibili casi di denti storti da ciuccio e altri problemi di salute orale.
L’ortodonzia precoce o intercettiva è in grado di intercettare gli eventuali danni causati da un uso scorretto del ciuccio, e correggerli con interventi minimi o poco invasivi rispetto a quelli che sarebbero necessari al termine della fase di crescita.
Nell’articolo di oggi vedremo come prevenire il problema dei denti storti da ciuccio, e anche come è possibile intercettarlo e risolverlo tramite l’ortodonzia intercettiva.
Le cause dei denti storti da ciuccio
Come anticipato, esiste una correlazione tra l’utilizzo del ciuccio e i denti storti nei bambini. I rischi più seri si presentano se l’uso del ciuccio si protrae oltre i primi 2-3 anni di età.
La suzione del ciuccio oltre questo periodo può determinare l’insorgenza di anomalie come il palato stretto, il morso aperto anteriore e i denti sporgenti. Nel periodo infantile, infatti, il palato, così come le ossa della bocca, sono in fase di formazione, ma ciò vuol dire che sono anche più sensibili ad alcuni fattori che possono compromettere il loro fisiologico sviluppo.
Il ciuccio rientra appunto tra questi fattori. Durante la suzione, il succhiotto ostacola il regolare contatto tra la lingua e il palato. La lingua normalmente esercita sul palato una pressione che concorre a espanderlo gradualmente, in modo che la parte superiore della bocca raggiunga un’estensione pari a quella inferiore.
Il processo di espansione palatale rischia di essere compromesso se l’uso del ciuccio si prolunga anche dopo i tre anni. Da qui i casi di palato stretto. Una patologia che, a cascata, porta ad altri difetti o imperfezioni nella posizione dei denti.
Utilizzare in modo scorretto o reiterato il ciuccio può essere anche fonte di malocclusioni. È riconosciuta, ad esempio, una connessione tra l’uso del ciuccio e l’insorgenza del morso aperto. Questa malocclusione si verifica quando i denti dell’arcata superiore (di solito quelli frontali) non toccano i corrispettivi dell’arcata inferiore.
Inoltre, durante l’atto di suzione, la lingua che si trova in posizione non idonea spinge in avanti i denti incisivi, dando luogo a fenomeni di protrusione (sporgenza innaturale dei denti).
Oltre ai denti protrusi, un’altra possibile conseguenza è la deglutizione atipica.
Questo problema può insorgere intorno ai 4-5 anni. Un’età in cui è solito verificarsi il passaggio dalla deglutizione infantile (più improntata alla suzione da allattamento, nel corso della quale la lingua rimane bassa sul cavo orale) a quella adulta.
L’uso prolungato del ciuccio tende a far sì che il bambino mantenga un tipo di deglutizione di tipo infantile o comunque atipica. Perché nell’atto di deglutizione del bolo masticatorio, la lingua, rimanendo in basso, non riesce a premere come normalmente dovrebbe sulla papilla palatina (che si trova dietro gli incisivi superiori).
Infine, tieni presente che le conseguenze che abbiamo visto possono verificarsi non solo per via del ciuccio, ma anche se il bambino tiene a lungo in bocca il dito, il biberon o altri oggetti.
Quando togliere il ciuccio ai bambini?
Per evitare i casi di denti storti da ciuccio che ti ho appena mostrato, è opportuno che il genitore sia in grado di intervenire per tempo.
La domanda che spesso mi viene posta è: quando togliere il ciuccio ai bambini? In genere, il distacco dovrebbe iniziare già dopo i 24 mesi, e comunque non oltre i 3 anni.
In questo modo la crescita della bocca del proprio figlio andrà avanti senza ostacoli o interferenze.
È molto importante che il distacco dal ciuccio avvenga in modo non improvviso, ma graduale. Ciò aiuterà a prevenire possibili traumi causati da una brusca interruzione della suzione, un’attività che, come anticipavo, è molto importante sia dal punto di vista fisiologico che psicologico.
Il distacco dal ciuccio deve essere vissuto dal bambino nel modo il più possibile tranquillo e graduale. Il genitore può iniziare limitandone l’utilizzo ai soli momenti di necessità.
Così facendo, pian piano si indurrà il bambino ad accedere a schemi articolatori più complessi e più consoni al corretto sviluppo della bocca.
Per assicurare maggiore tranquillità nel momento del distacco, è inoltre consigliabile evitare che questo coincida con altri eventi possibilmente traumatici (come l’ingresso al nido o la nascita di un fratellino o sorellina).
Denti storti da ciuccio: come correggerli
Nel caso in cui temi che l’uso reiterato del ciuccio possa aver provocato danni alla crescita dei denti del tuo bambino, la soluzione migliore rimane rivolgersi allo specialista.
L’ortodonzia precoce o intercettiva assicura metodi all’avanguardia per intercettare e correggere in tempo gli eventuali problemi tipici della fase di crescita.
Infatti, oltre ai problemi già visti riguardo al ciuccio, anche nei bambini è concreto il rischio di carie o denti storti da latte, malocclusioni e altre patologie che possono sorgere già in tenera età.
In virtù di ciò, è consigliabile portare il proprio bambino in visita dal dentista già in età infantile .In questa fase di crescita, lo sviluppo osseo non è ancora completo, per cui è più facile intervenire per correggere totalmente eventuali problematiche.
Come professionista che si occupa di ortodonzia intercettiva, consiglio sempre di effettuare la prima visita intorno ai 3-4 anni.
Durante un primo di controllo potrò verificare se i processi di dentizione e crescita della bocca del bambino e le sue abitudini funzionali procedono correttamente o meno.
Se necessario, si potrà ricorrere all’apparecchio o ad altri trattamenti specifici per scongiurare gli eventuali danni causati dal ciuccio.
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